Il seggio vacante

 

casual-vacancy

Trama

A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un’idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un’antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all’interno dell’amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze.

Recensione

Rieccomi, cari lettori. Dopo una breve (?) assenza sono tornata con la recensione del seggio, che ho finito di leggere giusto ieri. Iniziamo col dire che mi è piaciuto molto, ma questo già lo avevo intuito dalle prime pagine.

La scrittura è come al solito eccellente, le descrizioni sono molto buone e il libro scorre che è una meraviglia, catapultandoci nell’idilliaco, ma sotto sotto mica tanto, paesino inglese di Pagford.

69044c48fa9ee0ca2b696518f50b435d

Mappa concettuale dei personaggi realizzata da un lettore.

Lì vivono i personaggi che, uno a uno, la Rowling ci andrà a presentare: Parminder Jawanda, il medico di base del paese, donna forte e decisa, Barry Fairbrother, banchiere molto amato, la cui morte scatenerà la lotta per ricoprire il seggio del consiglio comunale rimasto vacante, Krystal Weedon, una problematica ragazza di sedici anni proveniente dai Fields, quartiere degradato di Pagford e molti altri, tra cui ragazzi, adulti e anziani. Faremo la conoscenza di sette nuclei familiari con i loro corrispettivi componenti e sebbene gli abitanti del paese su cui vengono posti i riflettori sono molti, risultano comunque ben caratterizzati e nessuno di loro rimane abbozzato. Sono proprio i personaggi, infatti, il punto forte del libro: estremamente reali, vengono descritti senza alcun filtro, mettendo a nudo i loro difetti tramite una narrazione cruda e intimista, che ci fa pervenire il punto di vista di ognuno di loro. Alcuni di essi, per i loro difetti così reali e credibili, risultano addirittura comici ( io sono scoppiata a ridere in alcune scene che forse non avrebbero dovuto suscitare ilarità, ma  del resto io sono un caso a parte… 😉 ).

Personaggi che, tuttavia, cercano di celare la loro meschinità ed ipocrisia dietro una maschera di perbenismo. Sì, perché sebbene dal di fuori Pagford possa sembrare un luogo idilliaco in cui vivere, andando oltre alle apparenze si scopre una lotta feroce tra i membri del consiglio parrocchiale che appartengono sostanzialmente a due fazioni, di entrambe le quali ci viene fornito il punto di vista: coloro che vogliono che i Fields continuino a far parte del paese e chi invece vuole che il degradato quartiere venga estromesso dai confini comunali.

pagford

Inoltre, per tutta la durata del romanzo la Rowling riesce a trasmetterci egregiamente il clima che si respira all’interno del pittoresco paese immerso nel pettegolezzo, lacerato da una guerra che non risparmia nessuna delle famiglie presenti, in cui le vite dei personaggi sono indissolubilmente legate le une alle altre.

Molto entusiasmante, infine, la parte finale del romanzo, dove, tramite un climax di tragici eventi che si abbattono come una tempesta su Pagford, si giunge a un epilogo inaspettato e davvero commovente, con una struttura circolare che va a chiudersi.

L’unica nota dolente? Il fatto che non siano stati inseriti, all’inizio del libro, una mappa di Pagford e un elenco che riassumesse le varie unità familiari e i rispettivi componenti.

Due piccole curiosità:

  • il libro è diviso in sette parti, introdotte da una piccola citazione proveniente dall’amministrazione del consiglio parrocchiale, ognuna delle quali ci dà un’idea di ciò che avverrà in quella sezione del romanzo.
  • la BBC ha realizzato, nel 2015, una miniserie televisiva di tre episodi.

Voto: 5/5

Lo consiglio? Assolutamente sì

quote-pagford-which-by-night-was-no-more-than-a-cluster-of-twinkling-lights-in-a-dark-hollow-j-k-rowling-49-33-07

10 pensieri su “Il seggio vacante

  1. Booviepassion ha detto:

    Ah che bella recensione!!! Non ricordavo più il passaggio riguardante la disputa per eliminare o meno i fields 🙂 cmq sì è proprio così, questo è un libro davvero intelligente, vale proprio la pena di deggerlo, sono contenta che ti sia piaciuto!!! 🙂 😉

    Piace a 1 persona

  2. enchantedbybooksblog ha detto:

    Ciao! Bellissima recensione! Ero molto titubante sul leggere o meno questo libro. La Rowling è il top, intendiamoci, ma avevo sentito voci contrastanti riguardo a questo romanzo❤️ Ora penso che lo leggerò 😘 Passa da me quando vuoi, magari trovi qualche recensione che ti può essere utile 😘😘

    Piace a 1 persona

Lascia un commento